Canali Minisiti ECM

L'aspirina quotidiana non previene dalle malattie cardiovascolari

Cardiologia Redazione DottNet | 17/09/2018 19:18

Il rischio di infarto o ictus non viene ridotto in maniera significativa

Le persone anziane in buona salute non dovrebbero assumere un'aspirina al giorno per proteggersi da infarto e ictus. Chi non presenta fattori di rischio, infatti, non ha nessun beneficio, mentre può avere effetti collaterali. A mettere in guardia nei confronti dell'assunzione della cardioaspirina senza prescrizione medica è uno studio apparso sul New England Journal of Medicine. Per le persone che hanno già avuto infarti o ictus, ci sono benefici comprovati dell'acido acetilsalicilico, perché fluidifica il sangue e previene un secondo attacco. Tuttavia, alcune persone completamente sane scelgono di prendere l'aspirina per ridurre il rischio cardiocircolatorio.

Per capire se questa autoprescrizione sia corretta, lo studio ha coinvolto 19.114 persone negli Stati Uniti e in Australia, senza storia di problemi cardiaci e di età superiore ai 70 anni. Alla metà dei partecipanti è stata somministrata un'aspirina giornaliera a basso dosaggio per cinque anni. Dai risultati emerge che questo non comportava benefici nella riduzione di eventi cardiaci. Questo, spiega John McNeil, dell'Università di Monash, a Melbourne, "significa che milioni di persone anziane in buona salute che assumono aspirina a basso dosaggio senza una ragione medica, potrebbero farlo inutilmente". Anzi potenziali effetti collaterali, come dimostra uno studio della Oxford University, pubblicato a giugno su Lancet. L'indagine, condotta per 10 anni su 3.166 pazienti ha mostrato che gli over-75 che assumono quotidianamente aspirina sono a maggior rischio di emorragie interne gravi o fatali. Sempre meglio assumere, insieme, anche farmaci che proteggono lo stomaco.

pubblicità

fonte: New England Journal of Medicine

Commenti

I Correlati

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore

Maria Pia Hospital di Torino riferimento per la cardiochirurgia e per le procedure “bloodless”, che permettono un risparmio di sangue con vantaggi per il paziente Ad eseguire l’intervento è stata l’équipe guidata dal dott. Mauro Del Giglio

Allo studio sulla relazione tra malnutrizione e riabilitazione dopo un ictus il Premio Gianvincenzo Barba al Congresso Nazionale SINU

Lo rivela lo studio Rwe Exacos-Cv (EXACerbations and their OutcomeS - CardioVascular an observational cohort study using Italy Healthcare Claims Database), pubblicato sull''European Journal of Internal Medicine'

Ti potrebbero interessare

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore

Maria Pia Hospital di Torino riferimento per la cardiochirurgia e per le procedure “bloodless”, che permettono un risparmio di sangue con vantaggi per il paziente Ad eseguire l’intervento è stata l’équipe guidata dal dott. Mauro Del Giglio

Lo rivela lo studio Rwe Exacos-Cv (EXACerbations and their OutcomeS - CardioVascular an observational cohort study using Italy Healthcare Claims Database), pubblicato sull''European Journal of Internal Medicine'

Fimognari: “L’insufficienza respiratoria acuta deriva da numerose patologie scatenanti, a partire dallo scompenso cardiaco. È pertanto assai diffusa e porta tante persone ad accedere al PS in condizioni di gravità"

Ultime News

Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni

"Alcune norme rispondono parzialmente alle nostre richieste, altre sono da emendare"